IN CHE STATO SONO IMMOBILI E INFRASTRUTTURE ITALIANE?

Molte sinteticamente si potrebbe dire che “L’Italia è un paese da rifare, se si pensa che il nostro bel paese è stato fatto da oltre 150 anni è giunta l’ora di rifarlo!! Questo è il pensiero di esperti del settore immobiliare emerso in occasione del 26° Forum di Scenari Immobiliari che si è tenuto a Santa Margherita Ligure qualche settimana fa.
Oltre ai recenti fatti tragici accaduti a Genova così come i terremoti degli ultimi anni, ci sono dei dati che meritano una riflessione per farci capire lo stato dei nostri immobili, sia residenziali, che pubblici (come le scuole) così come le infrastrutture (ponti e gallerie).
Per gli immobili residenziali, ad esempio, su un totale di oltre 12 milioni, ci sono oltre due milioni -secondo l’Istat- (16,8% del totale) di unità abitative in mediocre o pessimo stato di conservazione che stando alle stime necessiterebbero di oltre cento miliardi di euro per una riqualificazione totale.
Per Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari “La percentuale di obsolescenza arriva al 21,1% per gli immobili edificati prima del 1981, mentre la quota scende al 4,7% per quelli costruiti tra il 1981 e il 2011. E si precisa che i tre quarti (74,1%) degli edifici residenziali sono stati costruiti prima del 1981 e hanno oltre 35 anni di vita, mentre i più recenti sono il 25,9 per cento”. In altre parole, le case italiane sono per un quinto vetuste e in cattive condizioni di manutenzione!
Eppure negli ultimi anni gli esperti nel settore immobiliare hanno riscontrato una particolare propensione alla ricerca dell’affare da parte di coloro che decidono di acquistare un immobile.
Quello che fino a 10 anni fa era considerato l’investimento per la vita, cioè l’acquisto della Casa, oggi non lo possiamo neppure paragonare all’acquisto dello smartphone, piuttosto che della TV di ultima generazione o della macchina super accessoriata, infatti, nella scaletta delle priorità, la Casa, che meriterebbe le prime posizioni, in questo momento sembra aver perso la sua importanza.
Siamo davvero disposti a vivere con le nostre famiglie in case poco sicure? Solo perché rimandiamo, oppure non riteniamo importanti certi interventi di manutenzione o non valutiamo bene le caratteristiche dell’immobile che stiamo per acquistare ma ci limitiamo solo al prezzo, pensando che l’affare lo facciamo perché spendiamo poco?
Le Case di oggi, per fare un paragone con gli immobili di seconda mano che si trovano sul mercato, sono concepite con sistemi costruttivi e impiantistica all’avanguardia, se pensiamo alle strutture anti sismiche, alle coibentazioni, agli isolamenti termo-acustici, alla domotica, allo sfruttamento delle energie rinnovabili per gli impianti termici ed energetici, insomma una garanzia di investimento che si mantiene nel tempo.
Spendere in sicurezza e qualità è sicuramente sempre un buon investimento e alla fine, a conti fatti, è ormai comprovato che un acquisto fatto con lungimiranza e intelligenza ti ripaga nel tempo!
Provare per credere.

(26 Novembre 2018)

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