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Oggi vediamo le novità sui bonus per la riqualificazione immobiliare introdotte con la Legge di Bilancio approvata il 28 dicembre 2024. Alcuni incentivi sono stati confermati, ma con detrazioni ridotte per molti interventi e modifiche anche per la gestione del superbonus e dell’ecobonus.
Le novità della Legge di Bilancio 2025, riguardano principalmente le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni, la riqualificazione energetica e la sicurezza antisismica. Per molti contribuenti, tuttavia, le detrazioni diventeranno meno vantaggiose, soprattutto per seconde case e immobili non residenziali, mentre per le prime case si mantengono, in parte, i vecchi benefici.
Lo storico incentivo del Bonus Ristrutturazione, nato con la Finanziaria del 1998, rimarrà centrale, ma con un distinguo per le prime case e gli altri immobili – sia seconde case che immobili non residenziali- con le nuove regole queste sono le detrazioni spettanti:
- Nel 2025 detrazione del 50% per le prime case su una spesa massima di 96.000 euro e ripartito in 10 anni, mentre per le seconde case e gli immobili non residenziali, l’aliquota sarà del 36%
- Nel biennio 2026-2027 la detrazione sarà del 36% per le prime case e del 30% per le seconde case e gli immobili non residenziali
- Dal 2028, per tutti gli immobili, detrazione stabile del 30% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 48.000 euro
Le modalità per usufruire del bonus restano le medesime, infatti basterà conservare le fatture e utilizzare il bonifico parlante per il pagamento di quest’ultime.
Anche l’Ecobonus sarà confermato, ma con delle detrazioni più basse. Le aliquote, che arrivavano fino al 75% per le riqualificazioni condominiali, saranno ora allineate a quelle del bonus ristrutturazione: 50% per le prime case e una progressiva riduzione per le altre tipologie. Inoltre, le caldaie a gas non saranno più agevolabili, in linea con le direttive europee.
A partire dal 1° gennaio 2025 saranno ulteriormente limitate le possibilità di cessione del credito a terzi. Le cessioni saranno consentite solo per interventi iniziati entro il 31 dicembre 2024.
Anche il Sismabonus resta in vigore, ma in versione ridimensionata; con le nuove regole infatti le aliquote seguiranno le stesse regole dell’Ecobonus, con tempistiche di rimborso però ridotte a cinque anni e un tetto di spesa di 96.000 euro.
Il 2025 segnerà la fine del tanto discusso Superbonus: l’incentivo resta disponibile solo per coloro che hanno avviato i lavori entro il 15 ottobre 2024, con una detrazione massima del 65% e senza la possibilità di cedere il credito. Unica eccezione per i comuni colpiti da terremoti, dove l’aliquota rimarrà al 110%. Viene inoltre riconosciuta la possibilità di ripartire in 10 quote annuali le spese sostenute nel 2023.
Infine, c’è un’importante novità legata alla Transizione Ecologica. Il governo ha introdotto nuovi incentivi per l’autoproduzione energetica, con la conferma del bonus fotovoltaico con detrazione del 50% per l’installazione di pannelli solari e sistemi di accumulo, inoltre sono stati ampliati i fondi per le comunità energetiche, con un incentivo specifico per i gruppi che condividono energia prodotta da fonti rinnovabili.
Queste misure non solo aiutano a risparmiare, ma contribuiscono a rendere le abitazioni più sostenibili e indipendenti dai rincari energetici.
Buone notizie per gli Under 36 , infatti è stato rinnovato fino al 2027 il Fondo Consap, che garantisce fino all’80% del debito residuo per i giovani under 36 con ISEE inferiore a 40.000 euro. Con le nuove regole questo strumento faciliterà l’accesso ai finanziamenti ipotecari e potrebbe dare impulso al mercato immobiliare.
Inoltre restano invariati il Bonus Arredi, che consente una detrazione del 50% su un tetto di 5.000 euro e il Bonus Barriere Architettoniche, che consente invece una copertura fino al 75% per interventi che migliorano l’accessibilità degli edifici.
(15 Gennaio 2025)